domenica 10 ottobre 2010

L'insegnante: un ruolo fondamentale.

Dinanzi all'evidente crisi della scuola e dell'istruzione scolastica: è importante la figura dell'insegnante-artista il quale, con grande capacità creativa, sa coinvolgere e interessare gli alunni, trasmettendo loro anche il desiderio di conoscere; si riconoscono però anche i limiti.

Anche se la dimensione dell'arte dell'insegnare è importante e non sarà mai incentivata abbastanza bisogna sempre integrarla con quella della competenza disciplinare dell'insegnante, con l'amore e il continuo approfondimento della disciplina insegnata. Una tesi da ricordare è «il maestro che sa.. sa insegnare», Certo, per insegnare occorre competenza e amore per il sapere. Una base indispensabile, ma non sufficiente. Che arricchiva con la sua fine sensibilità per la scuola, con la sua psicologia intuitiva, la sua didattica artigiana, ma d'ispirazione culturale, mettiamo un'idealista sui generis, con la sua finezza umana e il suo legame mai venuto meno con la scuola.
Poi la psicologia, la sociologia, la pedagogia, la didattica si sono fatte scienza, o meglio scienze: da Dewey a Piaget, a Claparède e così via.
Nonostante tutto si può dimenticare il grave disagio, per i nostri alunni tale crisi riguarda soprattutto l'insufficiente cultura matematica che pone l'Italia in un livello molto arretrato rispetto alla media europea (pur in presenza di una didattica della matematica d'avanguardia notevolmente avanzata, creativa, nutrita di storicità).
Ma non solo: nelle scuole italiane si ha una generale carenza di senso storico ed artistico, pesanti lacune nella scrittura (non più praticata in contesti di vita sociale e scolastica), la mancata pratica della lettura (per cui si è parlato di un popolo divenuto di "illetterati").

(N.B. Si ringrazia Nicoletta Costa per le immagini.)

Nessun commento:

Posta un commento